home Eventi e presentazioni Il disarmo come aspetto strutturale della nonviolenza politica – Torino, 24 settembre 2019

Il disarmo come aspetto strutturale della nonviolenza politica – Torino, 24 settembre 2019

Una serata sul disarmo e sulle prospettive che apre (e che sono necessarie) per una prospettiva politica nonviolenta a tutto tondo, con piste di lavoro possibile e rilancio delle campagne internazionali tra guerre, pace, ambiente, migrazioni. E’ questo il tema della mia conferenza del prossimo 24 settembre 2019 a Torino, nell’ambito e come presentazione del “Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civile” organizzato dal 2 al 5 ottobre dal Centro Sereno Regis.

L’incontro si svolgerà dalle 18 alle 20 martedì 24 settembre presso la “Sala Poli” del Centro, in via Garibaldi 13.

Di seguito invece alcune note introduttive su scopi e contenuti del “Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civile”.

 

Torino settembre 2019 Sereno Regis

Crisi migratoria, crisi ambientale, guerre. Questi tre processi sono tra loro strettamente collegati. E’ infatti evidente che molti fenomeni migratori sono, da un lato, il frutto dei cambiamenti climatici che provocano siccità e inondazioni e che insieme ai processi di “modernizzazione” (costruzione di grandi opere, landgrabbing, sostituzione del naturale con l’artificiale…), obbligano intere popolazioni a trasferirsi dal loro abituale contesto di vita; dall’altro molte migrazioni sono le conseguenze delle guerre per l’accaparramento delle risorse e per il controllo geopolitico del mondo, che devastano intere regioni costringendo le popolazioni civili a cercare rifugio altrove.

In questo contesto, la violenza e la violazione dei diritti umani, la chiusura nazionalistica fino alla xenofobia e al razzismo sono le strade che vengono individuate come le uniche percorribili per garantire la sicurezza e la salvaguardia dei nostri privilegi.

Pensiamo invece che si possa costruire una cultura, una società, un modello di sviluppo diverso da quello fondato sul paradigma dominante della violenza e della guerra, della disuguaglianza e dello sfruttamento degli esseri umani e della natura.

Di questo modello alternativo il Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civileintende offrire esempi concreti e passi praticabili di realizzazione, dando voce a diverse realtà, articolate nei tre filoni:

  1. Per il rispetto dei diritti umani
    No a nazionalismi, chiusure, razzismi
  2. Per la protezione degli ecosistemi e la tutela delle comunità
    No all’estrattivismo, al degrado ambientale, alla manipolazione dei sistemi agricoli
  3. Per la pace di tutti i popoli
    No ad armamenti, minacce, imperialismi

Nel festival saranno presentate esperienze diverse, ma caratterizzate dal comune denominatore della forza della nonviolenza, che si esprime attraverso l’uso corretto del potere di ciascuno: potere di dare o di sottrarre il proprio consenso; di collaborare o di non collaborare; di obbedire o di disobbedire a culture e pratiche disumanizzanti, che talvolta si traducono anche in leggi.

Ma, come scriveva don Lorenzo Milani nella sua lettera ai giudici (30 ottobre 1965):

In quanto alla loro vita di giovani sovrani domani, non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo d’amare la legge è d’obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del più forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate…

Questo è lo spirito delle esperienze che il festival vuole raccontare, ponendosi vari obiettivi:

  • Far conoscere al pubblico e mettere in relazione tra loro gruppi nonviolenti che operano in diversi ambiti; offrire molteplici opportunità di coinvolgimento a chi desidera sostenere l’opzione nonviolenta e impegnarsi direttamente;
  • Porre le basi per la realizzazione – a breve termine – di momenti di formazione generale ai fondamenti teorici e alle metodologie concrete dell’azione nonviolenta.

In questa rassegna ci saranno momenti di analisi e confronto, presentazione di libri, laboratori partecipativi, proiezioni, letture e testimonianze, mostre e altre espressioni artistiche, presidi e flash mob, che si svolgeranno in diverse sedi: il Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi, 13, l’Infopoint di Emergency, corso Valdocco, 3, il Collegio degli Artigianelli, corso Palestro, 14, l’Università di Torino.

A cura di:

Il Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civile ha ottenuto il patrocinio del CISP – Centro Interateneo di Studi per la Pace