Da dove origina la richiesta NATO di una spesa militare dei Paesi membri parametrata sul PIL (prima al 2% e ora al 5%)?
Quali sono i veri obblighi? Ci sono motivazioni reali (anche di natura militare) o è tutta retorica per coprire scelte politiche?
Gli impatti per l’Italia di questa scelta: quanti soldi saranno necessari al nostro Paese per raggiungere l’obiettivo? Dove verranno presi?
Informazioni e dati a cura di Francesco Vignarca (coordinatore campagne di Rete Pace Disarmo) a partire dalle analisi effettuate dall’Osservatorio Mil€x sulla spesa militare italiana Nell’ambito della serie “UNO SGUARDO DI PACE E DISARMO”: per ragionare sui fatti, gli avvenimenti, le situazioni sociali, le scelte della politica… con una prospettiva nonviolenta che si pone in alternativa rispetto a quella del “mainstream armato”