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Clandestini ed invasori (che ci salvi la nonviolenza)

Di fronte a certe immagini (e a certi commenti di queste ore) mi aiuta solo don Primo…

Emozione e lacrime...

Il senso della nonviolenza

La nonviolenza non va confusa con la non-resistenza. Nonviolenza è come dire: “no” alla violenza. E’ un rifiuto attivo del male, non un’accettazione passiva. La pigrizia, l’indifferenza, la neutralità non trovano posto nella nonviolenza, dato che alla violenza non dicono né si né no. La nonviolenza si manifesta nell’impegnarsi a fondo.

La nonviolenza assume un valore umano inestimabile solo quando diventa resistenza al male sul piano spirituale. Lo Spirito di pace e di giustizia, lo spirito di verità e di giustizia sono un unico e medesimo spirito. (…) E allora la sua resistenza assume immediatamente questi aspetti incomprensibili:

– dichiarazione di condanna del male;

– opposizione al male, non agli uomini che lo commettono;

– disposizione a pagare, e non a far pagare la nostra condanna  e la nostra opposizione al male.

don Primo Mazzolari, Tu non uccidere, 1955