“Militari e politici vogliono farci credere che siamo destinati alla guerra”

Fanpage.it ha intervistato Francesco Vignarca, Coordinatore Campagne di Rete Pace e Disarmo, per capire quali rischi vede dietro le dichiarazioni dell’ammiraglio Cavo Dragone e il crescente ricorso al linguaggio della “guerra ibrida”. Vignarca: “Ogni volta che si ripetono tesi belliciste si chiude lo spazio della pace e si indebolisce la diplomazia”. Dopo le dichiarazioni dell’ammiraglio …

“Se c’è la pace l’industria militare non fa affari”

Ucraina e Gaza, le guerre e i profitti record per le lobby delle armi. Vignarca: “Se c’è la pace l’industria militare non fa affari”. Di questo Tag24.it ha discusso con Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della Rete Italiana per la Pace e il Disarmo. Nel 2024 le guerre in Ucraina e a Gaza hanno fatto balzare alle stelle i …

Per le aziende di armi il 2024 è l’anno record

IL RAPPORTO Sipri: produttori Usa in testa, ma è l’Ue a crescere di più. Un mio commento per il Manifesto, a partire dai nuovi dati della “Top100” dell’Industria militare diffusi dall’Istituto di Ricerca svedese. Di certo non stupisce, considerata la congiuntura internazionale che stiamo vivendo e analizzando gli indicatori sul continuo aumento delle spese militari, ma …

Fincantieri-US Navy: l’industria militare europea va dove è più redditizio

La recente rimodulazione di un contratto tra Fincantieri e Marina statunitense per la costruzione di navi militari sul territorio americano giunge mentre Bruxelles punta a un riarmo europeo e a una “convergenza” dei produttori di armamenti dell’Ue. Articolo di Andrea Barolini per EuroNews con alcune mie considerazioni. La rimodulazione del contratto tra l’azienda italiana produttrice …

In comune non c’è l’esercito, ma il destino bellico

WARFARE Più che per la rilevanza del programma Edip (valore iniziale 1,5 miliardi di euro, con l’intenzione di aumentarli) è la traiettoria di militarizzazione che dovrebbe spingere tutti a porsi qualche domanda scomoda: quale tipo di difesa dell’Unione ha in mente la Commissione? Un mio commento – con analisi – per il Manifesto L’approvazione da parte …

Disarmo nucleare, Roma pronta al primo attacco

Voto alla Camera, il Governo: “Noi coinvolti con aerei e basi NATO”. Un articolo di Alessia Grossi per Il Fatto Quotidiano. Non solo adesione totale alla dottrina Nato sulla deterrenza nucleare, ma anche sottomissione acritica al “primo uso” nucleare attraverso le basi Usa in Italia e aerei e piloti addestrati all’uso di ordigni nucleari. Questo …

In Italia più armi e meno trasparenza

Mentre i documenti ufficiali diventano meno accessibili e chiari, l’Italia impegnerà per decenni risorse pubbliche nell’acquisto i armi senza un adeguato livello di controllo democratico. Mio articolo per “La Via Libera”, la rivista di LIBERA Il nuovo Documento programmatico pluriennale (Dpp) della Difesa 2025–2027, trasmesso alle Camere il 9 ottobre con forte ritardo rispetto alle …

Economia di guerra permanente

UN FUTURO GIÀ SCRITTO Il riarmo non è più semplice «deriva» militarista, ma scelta politica lucidamente brutale, e pericolosa, sulle spalle dei popoli europei Mio editoriale per il Manifesto Non è un fantasma, è un Moloch quello che attraversa l’Europa e ne ipoteca il futuro. È la militarizzazione del discorso politico e dell’economia. Comincia ormai …

«Accordo per il cessate il fuoco, ma ancora non c’è composizione per avere la pace e la giustizia»

Stop alle bombe: Donald Trump ha dipinto l’accordo di pace per Gaza come «un’alba nuova di un nuovo Medio Oriente». Accordo firmato lunedì 13 ottobre a Sharm el-Sheikh dal presidente americano e da Abdel Fattah Al-Sisi, presidente della Repubblica Araba d’Egitto; Tamim bin Hamad Al-Thani, emiro dello Stato del Qatar; Recep Tayyip Erdogan, presidente della …

Il riarmo non è mai la risposta giusta

Il paradigma della sicurezza nazionale e internazionale va rivisto. E dobbiamo investire nella pace, ecco come Un mio articolo per il numero di settembre 2025 di Left In un’epoca segnata da accelerazioni militari e da logiche geopolitiche in tensione, serve un’altra narrazione: quella della pace attiva, della sicurezza attraverso investimenti sociali, ambientali, sanitari, educativi e …