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Da Livorno a Lurago d’Erba

disarmo volantino definitivoSettimana intensa di incontri, per portare in giro per l’Italia i temi e le prospettive della Rete Italiana per il Disarmo ed in particolare della Campagna “Taglia le ali alle armi”. Con bene in mente il traguardo di Arena di Pace e Disarmo del 25 aprile a Verona, un evento che sarà centrale nella nostra azione per il 2014.

Si inizia da Livorno, con un bel confronto organizzato dalla sezione del Movimento Nonviolento della città toscana: “Cominciare dal disarmo… in cammino verso Arena di Pace e Disarmo”. L’appuntamento è per le 21.15 di martedì 8 aprile al Villaggio Scolastico di Corea in Largo Nesi 9 ed insieme a me animeranno la serata Rocco Pompeo del Centro Studi Nonviolenza e Massimo Artini, Deputato del Movimento 5 Stelle (è Vicepresidente della Commissione Difesa della Camera) verso il quale nutro una grande stima per come sta portando avanti il proprio lavoro istituzionale in questi mesi.

Più vicino a casa il successivo impegno, organizzato dal Comune di Lurago d’Erba e che mi vedrà impegnato con l’amico Mauro Oricchio, direttore del Coordinamento Comasco per la Pace. Cercheremo di raccontare il Disarmo e la Nonviolenza come “due binari per costruire la Pace”. Qui sotto tutti i dettagli dell’incontro di giovedì 10 aprile, dal comunicato stampa diffuso dal Comune di Lurago d’Erba.

 

 

 

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La Biblioteca Comunale di Lurago d’Erba, in collaborazione con Rete Italiana per il Disarmo e il Coordinamento Comasco per la Pace, è lieta di invitarvi all’incontro dal titolo “Disarmo e nonviolenza: 2 binari per costruire la Pace” che si terrà giovedì 10 aprile 2014 alle ore 21 presso la Sala Consiliare del Municipio.

Il 25 aprile 2014, anniversario della Festa della Liberazione, all’Arena di Verona è in programma un grande raduno, di tutte le persone, le associazioni, i movimenti della pace, della solidarietà, del volontariato, dell’impegno civile, che, facendo appello non solo alle istituzioni e ai politici ma ciascuno di noi, impegni i partecipanti ad assumersi la responsabilità di essere parte del cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

“La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo” è infatti l’appello che, in occasione della ricorrenza simbolica del 25 aprile, gli organizzatori della manifestazione intendono lanciare.

Disarmo-e-nonviolenza-thBenché l’Italia ripudi la guerra, noi continuiamo ad armarci, le spese militari crescono e si costruiscono nuove armi di distruzione. Il nostro Paese, in piena crisi economica e sociale, cade a picco in tutti gli indicatori europei e internazionali di benessere e di civiltà, ma continua ad essere tra le prime 10 potenze militari del pianeta, nella corsa agli armamenti più dispendiosa della storia. Gli armamenti sono distruttivi non solo quando vengono utilizzati ma anche quando sono prodotti, venduti, comprati e accumulati: essi sottraggono enormi risorse al futuro dell’umanità, alla realizzazione dei diritti sociali e civili, garanzia di vera sicurezza per tutti.

Gli armamenti non sono una difesa da ciò che mette a rischio le basi della nostra sopravvivenza e non saranno mai una garanzia per i diritti essenziali della nostra vita – il diritto al lavoro, alla casa e all’istruzione, le protezioni sociali e sanitarie, l’ambiente, l’aria, l’acqua, la legalità e la partecipazione, la convivenza civile e la pace; e inoltre generano fame, impoverimento, miseria, insicurezza perché sempre alla ricerca di nuovi teatri e pretesti di guerra; impediscono la realizzazione di forme civili e nonviolente di prevenzione e gestione dei conflitti che salverebbero vite umane e risorse economiche.

Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della Rete Italiana per il Disarmo, e Mauro Oricchio, direttore delCoordinamento Comasco per la Pace, nel corso della serata del 10 aprile ci aiuteranno a capire perché per immaginare e costruire un futuro migliore, oggi più che mai, una politica di disarmo sia indispensabile e urgente, a partire da uno stile di vita disarmante.