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Il flagello delle guerre e la via della Pace

venerdì 12 agosto | ore 21:30 con Francesco Vignarca e Giorgio Beretta

“Le guerre non scoppiano e la pace non arriva dal cielo, ma va costruita ogni giorno con scelte sensate e buona volontà. Se vuoi la pace devi preparare la pace, con cammini di disarmo e nonviolenza”

Nell’ambito della rassegna “sotto il campanile” promossa dalla Parrocchia di San Michele di Pagana (Rapallo). L’evento si terrà nel giardino della parrocchia di San Michele, con ingresso a destra della chiesa. Gradita la prenotazione (posti limitati).

 


 

I conflitti si moltiplicano, le tensioni internazionali non si arrestano, le armi restano un business importante.  

Comprendere le origini dei conflitti, gli interessi economici che li sostengono e gli investimenti dei Paesi in armamenti se ne parla 

il 12 agosto 2022 alle 21.30

“Sotto il Campanile” a San Michele di Pagana

Un altro appuntamento importante proposto dalla Rassegna “Sotto il Campanile”, che il 12 agosto propone un dibattito di grande attualità: Il Flagello delle Guerre e le vie della Pace. Il dibattito sarà guidato da Giorgio Beretta(*) e Francesco Vignarca(*) che sostengono che le guerre non scoppiano e la pace non arriva dal cielo, ma va costruita ogni giorno con scelte sensate e buona volontà. Se vuoi la pace devi preparare la pace, con cammini di disarmo e nonviolenza.

Aumenta la spesa militare mondiale che nel 2021 ha superato la cifra record di 2mila miliardi in generale ma all’interno di questa spesa anche quella dei Paesi della NATO non è da meno in termini di incremento dei i propri budget militari. Negli ultimi anni sono cresciute le esportazioni di armamenti, anche dell’Italia che sono sempre più dirette nelle zone di maggior tensione del mondo. Tutto questo pone nuovi interrogativi sul modello di difesa e sulla funzione dell’industria militare.

Basta osservare da vicino qualche numero per comprendere la dimensione del problema che ha registrato un record storico nel 2021 per le esportazioni di armi dal nostro Paese. Si scopre così che nel 2021, anno ampiamente segnato dalla pandemia per Covid-19, le aziende militari italiane hanno lavorato a pieno ritmo esportando nel mondo armamenti per un record storico di quasi 4,8 miliardi di euro. Tra i maggiori destinatari di sistemi militari “made in Italy” figurano Qatar (958.849.653 euro), Kuwait (875.393.504 euro), Egitto (773.289.163 euro), Turkmenistan (378.470.352 euro) tutti paesi che, come noto, non primeggiano certo per livelli di democrazia e di rispetto dei diritti umani. 

Mentre – come hanno rivelato vari sondaggi d’opinione – i cittadini italiani da anni chiedono ai vari governi di rispettare rigorosamente le norme della legge 185/1990 che vieta espressamente di esportare armamenti a paesi in guerra e i cui governi sono responsabili di gravi violazioni dei diritti 

Anche questo appuntamento propone, per i temi che verranno trattati, un momento di riflessione, di confronto e di crescita per una più consapevole cultura della pace, tutti temi che ci riguardano sempre più da vicino.  Comprenderli meglio attraverso un dibattito costruttivo rappresenta un momento di arricchimento utile e consapevole”- sostiene don Paolo parroco di San Michele ed ideatore della Rassegna Sotto il Campanile

 

(*) Giorgio Beretta

Analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari, nonché dei rapporti tra finanza e armamenti. Da anni, analizza anche l’incremento della diffusione delle armi leggere per uso privato in Italia.  Svolge la sua attività di ricerca per l’OPAL della Rete Italiana Pace e Disarmo.

Francesco Vignarca 

Opera da oltre 15 anni nel campo della pace e del disarmo ed è attualmente coordinatore delle Campagne della Rete per il Disarmo. Laureato in astrofisica è autore di diversi libri riguardanti la produzione e distribuzione delle armi, le spese militari, i temi della pace e la nonviolenza.