Fanpage.it ha intervistato Francesco Vignarca, Coordinatore Campagne di Rete Pace e Disarmo, per capire quali rischi vede dietro le dichiarazioni dell’ammiraglio Cavo Dragone e il crescente ricorso al linguaggio della “guerra ibrida”. Vignarca: “Ogni volta che si ripetono tesi belliciste si chiude lo spazio della pace e si indebolisce la diplomazia”. Dopo le dichiarazioni dell’ammiraglio …
Voto alla Camera, il Governo: “Noi coinvolti con aerei e basi NATO”. Un articolo di Alessia Grossi per Il Fatto Quotidiano. Non solo adesione totale alla dottrina Nato sulla deterrenza nucleare, ma anche sottomissione acritica al “primo uso” nucleare attraverso le basi Usa in Italia e aerei e piloti addestrati all’uso di ordigni nucleari. Questo …
Il servizio si apre con le dichiarazioni di Guido Crosetto (Ministro della Difesa) che motiva l’aumento degli investimenti nella Difesa non come una richiesta della NATO, ma come una necessità di garantire la difesa del Paese a causa di preoccupazioni e di un “gap grande” da recuperare il più velocemente possibile. Il servizio prosegue con l’intervista a Francesco Vignarca dell’osservatorio Mil€x sulle spese militari …
Il paradigma della sicurezza nazionale e internazionale va rivisto. E dobbiamo investire nella pace, ecco come Un mio articolo per il numero di settembre 2025 di Left In un’epoca segnata da accelerazioni militari e da logiche geopolitiche in tensione, serve un’altra narrazione: quella della pace attiva, della sicurezza attraverso investimenti sociali, ambientali, sanitari, educativi e …
Francesco Vignarca critica la decisione dei Paesi Nato di destinare il 5% del Pil alla spesa militare entro il 2035: “È una scelta costruita sulla paura. La vera sicurezza è quella umana, fondata sulla cooperazione tra popoli, non sulla contrapposizione che trasforma gli altri in nemici da combattere” Una mia intervista per AgenSIR a cura …
Da dove origina la richiesta NATO di una spesa militare dei Paesi membri parametrata sul PIL (prima al 2% e ora al 5%)? Quali sono i veri obblighi? Ci sono motivazioni reali (anche di natura militare) o è tutta retorica per coprire scelte politiche? Gli impatti per l’Italia di questa scelta: quanti soldi saranno necessari …
Per il presidente Usa eletto «tutti possono permetterselo». La manovra italiana del 2025 aumenta già i fondi per la Difesa a 32 miliardi. Ma è l’1,5%. L’Osservatorio Mil€x: «Obiettivo folle» Articolo con mia intervista su Avvenire a cura di Luca Liverani Se il 2% del pil in spesa militare a molti sembra già troppo, ora …
L’ATOMO FUGGENTE. Sicurezza e proliferazione sono inconciliabili. Lo vediamo in particolare sul tema del nuclear sharing: trasferimento di testate sul territorio di stati alleati, come in Italia quelle Usa Commento per “Il Manifesto” del 9 agosto 2024 Quando in questi giorni pensiamo commossi alla devastazione di Hiroshima e Nagasaki a causa dei bombardamenti atomici …
Se il governo vuole aumentare la spesa militare deve anche dire quali altre spese subiranno invece dei tagli. Lo sottolineo in questa intervista per Fanpage (a cura di Annalisa Girardi) riguardante le spese per la Difesa, uno dei temi al centro del vertice Nato di questi giorni. I leader della Nato sono riuniti a …
I DATI ICAN. I nove stati dotati di armi atomiche hanno fatto crescere i propri arsenali di oltre il 13% nel 2023. La crescita maggiore è degli Stati uniti (+18%), più degli altri otto messi insieme Una delle conseguenze principali dell’invasione russa dell’Ucraina e del conflitto conseguente è stato l’aumento dell’uso retorico della minaccia nucleare, …
C’era una volta l’Europa. Per la prima volta, il riarmo entra a far parte del dibattito nella campagna per le prossime elezioni europee. Una mia intervista per Ossigeno, a cura di Paolo Cosseddu “All’armi siamo europei”, il tema risuona nelle anticipazioni della campagna elettorale per le ormai prossime elezioni europee, a due anni dall’inizio …
Intervista per Cusano News 7, a cura di Vanessa Piccioni, per dare qualche chiarimento sull’andamento delle spese militari (nel mondo e in Italia, in particolare sul finto “obbligo” della NATO per il 2% sul PIL) e sui loro pericolosi impatti per la Pace.