L’Europa non interviene in Ucraina, ma invia armi al conflitto: Francesco Vignarca di Rete Pace e Disarmo spiega le falle di questa politica Di Alessio Lerda e Giacomo Rosso per Riforma L’organizzazione pacifista Rete Pace e Disarmo ha invitato cittadini e associazioni a prendere parte ad una manifestazione di piazza il 5 marzo, a Roma, per spingere …
Nell’intricato scenario della crisi tra Ucraina e Russia val la pena evidenziare il ruolo importante (anche di “spinta” verso il conflitto armato) del complesso militare-industriale russo, controllato dallo Stato. La maggior parte dei produttori russi di armamenti è controllata dallo Stato, sia direttamente che tramite partecipazioni societarie. La principale è la Rostec, nel cui …
Sono ben 23 i programmi militari sottoposti dal ministro Guerinial Parlamento nel 2021. Per una spesa record complessiva prevista di 12 miliardi. È il segnale di un nuovo ruolo della Difesa. D’ora in poi sarà sempre più dicile capire quanto certi costi siano giustificati da reali esigenze di sicurezza nazionale e quanto da obiettivi di sostegno dell’industria bellica.
L’industra degli armamenti in continua crescita, garante o no della sicurezza mondiale?
Oxfam lancia un nuovo grido di aiuto per la grave situazione umanitaria nello Yemen, il paese della penisola arabica martoriato da sette anni di conflitto e lasciato al proprio destino dall’indifferenza della comunità internazionale. Tre anni fa gli accordi di pace di Stoccolma promettevano un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione yemenita e l’avvio …
Non si è raggiunto un accordo per una normativa sull’autonomia nei sistemi d’arma. Una minoranza di Stati, tra cui gli Usa e la Russia che già investono pesantemente nello sviluppo di armi autonome, ha utilizzato la «regola del consenso» che vige in seno alla Ccw per tenere in ostaggio la maggioranza della comunità internazionale e bloccare qualsiasi progresso
Nel 2020 le 100 principali industrie militari hanno venduto armi per un totale di 531 miliardi di dollari, in crescita dell’1,3% rispetto al 2019. “Essendo un comparto fortemente sussidiato e protetto dalle scelte politiche, non stupisce che il fatturato delle industrie militari sia stato in crescita”, commenta Francesco Vignarca della Rete italiana pace e disarmo
La pandemia non ha fermato la vendita di armi, che anzi, ha raggiunto nel 2020 un nuovo record. Aumentato dell’1,3 per cento, a 470 miliardi di euro, il fatturato dei cento maggiori gruppi industriali mondiali del settore Difesa.
Solo nel 2021 sono stati spesi circa 7 miliardi di euro nell’acquisto di armamenti militari e altri ne verranno spesi per finanziare i programmi illustrati dal ministro Lorenzo Guerini che ha parlato di interesse nazionale e di settore strategico. Ma di prioritario per il paese ci sarebbe ben poco secondo la Rete italiana Pace e …
I rappresentanti della Rete hanno ribadito la necessità di trasparenza e controllo parlamentare sulle attività di esportazione degli armamenti italiani, che devono sempre essere correlate al rispetto delle norme (nazionali ed internazionali) a protezione della popolazione civile e dei diritti umani ed evitando il sostegno a regimi dittatoriali e a conflitti armati. Nel primo pomeriggio …
I sistemi d’arma prodotti nell’Ue sono utilizzati in zone di conflitto e da governi che violano i diritti umani. Un’iniziativa del Gruppo dei Verdi al Parlamento europeo vuole introdurre un regolamento dell’export più stringente. Tra i punti, l’istituzione di un organo comune indipendente che valuti continuamente i Paesi a rischio. L’europarlamentare Hannah Neumann spiega come …
Assegnato a Rete italiana pace e disarmo. Il coordinatore Francesco Vignarca: «Bilancio positivo» Su La Provincia di Como, inserto Diogene – di Alessia Roversi E’ stato assegnato l’anno scorso ma, a causa dell’emergenza sanitaria, la cerimonia si è potuta tenere solo pochi giorni fa, in Toscana, presso il Teatro Dante di Sansepolcro. L’impegno Il premio …