home Parole e notizie Difendiamoci davvero: meno soldi per armi e più per il sociale

Difendiamoci davvero: meno soldi per armi e più per il sociale

Francesco Vignarca candidato come proposta dalla società civile per le primarie parlamentari di SEL (Camera) nel collegio Lombardia 2. “C’è bisogno di Pace, Disarmo ed Economia solidale in Parlamento”. 

La candidatura di Francesco Vignarca, coordinatore di Rete Italiana per il Disarmo e socio lavoratore della cooperativa Altra Economia, per le primarie parlamentari SEL di sabato 29 dicembre 2012 nasce dal mondo delle associazioni e della società civile sia di ambito territoriale che di livello nazionale. “Anche se ovviamente il ruolo di parlamentare comporta l’interessarsi di un’ampia serie di materie, il mio apporto specifico si concentrerà sulle tematiche che mi sono più proprie e vicine per esperienza e competenza. Disarmo, Pace, Economia solidale, integrazione delle differenze e terzo settore. Sono questi gli ambiti in cui spenderò il mio impegno”.

Le proposte e gli indirizzi della candidatura sono dettagliate sul sito www.vignarca.net e vogliono tentare di tracciare una strada concreta per far uscire il nostro paese dalla crisi sociale ed economica vissuta in questi tempi. “Non dobbiamo ritenere che mettere in pratica politiche di disarmo abbia solo motivazione etica e di natura ideale: molti studi, analisi ed esperienze (diverse delle quali raccontate nelle mie pubblicazioni) dimostrano come tali scelte siano anche convenienti ed utili dal punto di vista economico e sociale. Insomma, una vera e propria carta in più da giocare nei prossimi mesi per uscire dalla crisi” sottolinea il coordinatore di Rete Disarmo autore di diversi volumi su queste tematiche.

Francesco-Vignarca-Rete-Italiana-DisarmoInvestire in produzioni civili al posto che in produzioni militari comporterebbe un enorme vantaggio in termini di occupazione e di volano all’economia reale, diminuire i fondi pubblici per la difesa di natura militare non solo permetterebbe di costruire un processo verso un’integrazione europea anche di questo ambito, ma garantirebbe un migliore rispetto dell’articolo 11 della nostra Costituzione ricordando che in Italia la “difesa della patria” può essere esercitata per legge anche con metodi popolari e nonviolenti.

“Inoltre la migliore difesa della vita e del futuro dei nostri concittadini, oggi, sarebbe garantita meglio dall’aumento dei fondi dedicati al welfare, all’istruzione e alla sanità piuttosto che dall’acquisto di inutili, costosi e mastodontici armamenti come il caso dei cacciabombardieri F-35 dimostra pienamente”, aggiunge Vignarca.

Su questa linea si inseriscono le altre proposte del candidato SEL alle primarie per la Camera dei Deputati collegio Lombardia 2 (province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Sondrio, Varese) legate all’esperienza di economia solidale. “Produzioni a km zero, impresa sociale, recupero di circuiti produttivi e di consumo più vicini a persone e famiglie, sostenibilità sociale ed ambientale… tutte iniziative e progetti che non sono solo sulla carta ma che un grande arcipelago delle associazioni e dei movimenti in tutta Italia ha già reso concrete con successi impensabili – sottolinea Francesco Vignarca – Se riuscissimo (anche in ambito del prossimo Parlamento) a vedere anche le richieste necessarie ad un maggior rispetto delle persone e dell’ambiente non come vincoli ma come opportunità, davvero si potrebbero costruire percorsi fondamentali per ricostruire quel tessuto di sicurezza e di fiducia nel futuro che oggi sono quasi irrimediabilmente persi”.

L’esempio migliore è quello della cooperazione sociale, che oltre a costituire un tessuto economico non secondario assolve a compiti di cura e supporto delle famiglie indispensabili nel mondo di oggi. Un comparto capace nel corso del 2012 di sviluppare decine di migliaia di nuovi posti di lavoro ma che nessuno vede come “strategico”. E che invece sarebbe da valorizzare pienamente così come tutte quelle esperienze partecipate e cooperative che a livello generale, e anche di territorio, permetterebbero una crescita di nuovo e davvero positiva. Non legata al consumo (di suolo, di risorse) e alla distruzione (di relazioni e beni comuni) ma a una visione veramente includente e che parta dall’integrazione delle differenze.

Tutte queste proposte di contenuto saranno poi accompagnate da un metodo di lavoro aperto e trasparente, che prende spunto dalla frase di Gandhi “Se ci preoccupiamo dei mezzi, siamo certi che, presto o tardi, raggiungeremo il fine”. “La mia proposta è quella di organizzare, se eletto, delle assemblee aperte sia di collegio (per quanto riguarda il compito di rappresentanza territoriale) sia di livello nazionale sui temi di mia pertinenza”. In tali momenti, che saranno ipoteticamente due all’anno uno per ciascun tipo di riunione, si potrà approfondire e valutare collettivamente l’operato del periodo precedente di mandato e impostare nuove scelte e nuove proposte per il proseguimento del lavoro all’interno delle istituzioni. “Un impegno che mi prendo fin da ora per cercare di costruire insieme un’azione politica più partecipata, come caratteristica bella ed aperta del mondo delle associazioni e degli organismi di società civile a cui appartengo” conclude Vignarca.

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